L’automazione industriale sta trasformando profondamente il mondo del lavoro, riconvertendo le fabbriche di un tempo in smart factory. Con l’avvento delle tecnologie intelligenti, dell’intelligenza artificiale e dell’integrazione digitale nei processi produttivi, le imprese stanno diventando sempre più connesse, reattive ed efficienti. In questo scenario, il ruolo degli ITS – Istituti Tecnici Superiori – si rivela strategico per formare figure professionali in grado di affrontare e guidare il cambiamento.

Nel nono rapporto annuale dello State of Smart Manufacturing redatto dalla Rockwell Automation per cercare di comprendere come i produttori globali sfruttano le tecnologie emergenti per massimizzare il potenziale della forza lavoro, ridurre il rischio, aumentare la qualità e garantire una crescita sostenibile, il 95% delle aziende ha risposto che attualmente utilizza o valuta la possibilità di utilizzare la tecnologia di produzione intelligente.

L’era della smart factory non è più un’ipotesi futura, ma una realtà concreta in molti settori. Il termine smart factory, o fabbrica intelligente, indica un ambiente produttivo automatizzato e digitalmente interconnesso, in cui macchine, persone e sistemi informativi comunicano in tempo reale. Questo approccio si basa sull’utilizzo combinato di sensori, big data, intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT) e robotica collaborativa.

Le principali caratteristiche di una smart factory includono la connettività, ossia l’interconnessione tra macchinari, sensori e sistemi informatici, l’automazione, la flessibilità e la cosiddetta data-driven decision making, l’analisi avanzata dei dati. L’obiettivo è rendere i processi più flessibili, precisi e adattabili, riducendo gli sprechi e migliorando la qualità finale dei prodotti.

Il ruolo degli ITS nell’automazione industriale

Con la digitalizzazione dell’industria, anche le competenze professionali cambiano. Oggi le aziende cercano profili tecnici in grado di operare e programmare impianti automatizzati, gestire sistemi digitali di controllo e supervisione, analizzare dati di produzione per migliorare l’efficienza, intervenire in modo tempestivo su eventuali anomalie e, soprattutto, collaborare in team interfunzionali, anche in contesti internazionali.

Gli ITS offrono percorsi biennali post-diploma orientati al mondo del lavoro, sviluppati in stretta collaborazione con imprese del territorio e università. Nei corsi dedicati all’automazione industriale, i programmi formativi sono aggiornati rispetto alle tecnologie emergenti e prevedono l’uso di strumenti reali nei laboratori, con un approccio learning-by-doing.

Il percorso in Industria 4.0 dell’ITS Move Academy, ad esempio, fornisce le competenze necessarie per gestire le funzioni di logistica distributiva sia all’interno di aziende manifatturiere o commerciali che di società di servizi logistici o di trasporto intermodale in un’ottica di valorizzazione della supply chain, cioè dell’integrazione delle catene di approvvigionamento, produzione, distribuzione e vendita dei prodotti anche attraverso l’implementazione di tecnologie abilitanti nelle smart factory.

Oltre il 50% delle ore di lezione è tenuto da docenti provenienti dal mondo produttivo, e circa il 30-40% del percorso è svolto direttamente in azienda tramite stage. Questo permette agli studenti di acquisire una visione concreta e aggiornata dei processi industriali, spesso all’interno di una vera smart factory.

Come cambia il lavoro con l’automazione

L’automazione non elimina il lavoro umano, ma lo trasforma. Le mansioni più ripetitive o potenzialmente usuranti vengono affidate a robot o software intelligenti, mentre alle persone viene richiesto un ruolo più strategico, decisionale e tecnico. Si passa dal “fare” al “controllare, analizzare, ottimizzare” per rendere il processo produttivo più efficiente e sostenibile.

Questa trasformazione implica la nascita di nuove professioni e l’adattamento di quelle esistenti. Tra i profili più richiesti troviamo:

  • Tecnico per l’automazione industriale;
  • Operatore di impianti robotici;
  • Analista di dati industriali;
  • Manutentore 4.0;
  • Progettista di sistemi meccatronici.

L’automazione industriale e le smart factory stanno ridefinendo il concetto stesso di lavoro. Per affrontare questa trasformazione con competenza e consapevolezza, è fondamentale puntare su percorsi formativi capaci di unire teoria, pratica e innovazione. Gli ITS, in questo contesto, rappresentano un punto di riferimento per chi vuole prepararsi alle sfide del futuro e costruire una carriera tecnica solida, al passo con l’evoluzione dell’industria.

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ITS MOVE - Redazione