Nel panorama attuale di un mercato sempre più globalizzato, la possibilità di commercializzare i propri prodotti all’estero è fondamentale. Una delle possibilità che la digitalizzazione dei processi offre è l‘apertura di veri e propri negozi online che possono essere una vetrina unica per le aziende: gli ecommerce.
Quando parliamo di ecommerce, o commercio elettronico, facciamo riferimento a una serie di processi, realizzati tramite la rete internet, che mettono in relazione offerta e domanda (produttore e consumatore) per la commercializzazione di beni e servizi. Al giorno d’oggi l’apertura di un ecommerce è in grado di garantire grandi vantaggi ai business, allargando di fatto la possibile rete di clienti su scala mondiale. Infatti, rispetto a un classico negozio fisico, l’ecommerce permette a chiunque abbia accesso a internet di valutare, confrontare e acquistare prodotti provenienti da qualsiasi parte del mondo.
Nonostante gli indiscussi vantaggi, però, aprire un ecommerce non è un processo privo di difficoltà. Prima di decidere di intraprendere questo percorso è importante fare valutazioni preliminari rispetto al rapporto costi e benefici, nonché appellarsi a professionisti competenti del settore in grado di svolgere tutte le procedure burocratiche necessarie alla buona riuscita del progetto.
Lavorare nel settore dell’ecommerce richiede un grado di preparazione tecnica e teorica imprescindibile, spesso veicolata tramite corsi specifici del settore. Il Corso dell’istituto ITS Move in Ecommerce and Logistics Management, ad esempio, è strutturato per formare esperti nel settore della vendita online fornendo ai propri studenti competenze approfondite nell’ambito digitale, tecnico e manageriale. Tramite lezioni frontali con professionisti del settore sul proprio territorio e 900 ore di stage in azienda, verrà insegnato come progettare e gestire attività di ecommerce dirette alla vendita B2B e B2C, come promuovere strategie di marketing, sia online che offline. L’obiettivo finale è l’aumento di visibilità del brand, le vendite e il fatturato, coordinando tutte le attività di logistica che gravitano intorno al progetto.
Le procedure burocratiche per aprire un ecommerce
Arrivare concretamente all’apertura di un ecommerce richiede una serie di procedure burocratiche fondamentali. Sicuramente si tratta di un processo più semplice rispetto all’apertura di un negozio fisico, superando i passaggi relativi alla locazione di un immobile idoneo e al personale che si occupa delle vendite in modo diretto. Vediamo insieme quali sono i punti imprescindibili per l’avvio di un negozio online.
È bene specificare che la legge di riferimento per la regolamentazione del settore dell’ecommerce è la Direttiva 2000/31/CE del Parlamento Europeo, la quale sancisce la non obbligatorietà di richiedere autorizzazioni preventive per l’apertura del negozio, a patto che rispetti i requisiti professionali per lo svolgimento di attività specifiche.
Il passaggio fondamentale, da cui discendono tutti i successivi, riguarda l’apertura di una Partita IVA, obbligatoria quando la vendita online non è occasionale, ma abituale e continuativa. Gli step per l’avvio della Partita IVA sono canonicamente sette:
- Individuazione del codice ATECO che indica il tipo di attività;
- Presentazione del modello SCIA al Comune di residenza per segnalare l’inizio dell’attività;
- Richiesta di attribuzione di un numero di Partita IVA all’Agenzia delle Entrate;
- Iscrizione al VIES, per operazione di compravendita nella comunità europea;
- Iscrizione al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio;
- Comunicazione all’Agenzia delle Entrate del dominio web dell’attività, del provider, PEC e numero di telefono;
- Iscrizione alla Gestione Commercianti INSP per contributi previdenziali.
I costi non variano di molto rispetto a quelli di una normale Partita IVA, ma è fondamentale considerare gli adempimenti e gli obblighi burocratici per quanto riguarda l’uso dei dati e la protezione della privacy dei clienti dell’ecommerce. Il sito, per essere in regola, deve contenere le condizioni generali di vendita (diritti e doveri dell’utente), una cookie policy e una privacy policy, utili a informare il cliente circa le modalità di tracciamento e gestione dei dati forniti.
Autore dell’articolo
ITS MOVE - Redazione