Se sei affascinato dal mondo della programmazione, ma non hai ancora avuto la possibilità di seguire corsi di specializzazione in materia, questa è una piccola introduzione per iniziare a capire come fare un software.
Per prima cosa è necessario definire di cosa parliamo quando utilizziamo la parola software. Il software è un programma in grado di elaborare dei dati che raccoglie o che riceve, automatizzando alcune operazioni e fornendo un risultato. Il funzionamento di un programma è basato su un meccanismo denominato algoritmo, ossia i passi necessari per trasformare un dato in entrata (input) in un risultato (output).
Nel caso di un’azienda, l’utilizzo di un software personalizzato, che sia in grado di adattarsi a tutte le specifiche necessità, può facilitare notevolmente l’interazione dei clienti con la propria realtà. Se non sai come fare un software puoi sempre appoggiarti a esperti del settore poichè attualmente, con la crescente personalizzazione dei prodotti, un software dedicato è un must have delle aziende.
Secondo un report del 2020 di Grand View Research il mercato globale del software è arrivato a contare un valore di 390 miliardi di dollari e si stima che crescerà con un tasso dell’11,3% nei prossimi sette anni. La professione di sviluppatore è infatti una delle più ricercate sul mercato del lavoro e secondo Statista entro il 2024 gli sviluppatori nel mondo saranno 28,7 milioni entro il 2024.
Come fare un software realizzato da zero
Quindi, come fare un software? Per poter creare un qualsiasi tipo di software è necessario seguire alcune fasi di creazione: analisi, progettazione, implementazione, testing, rilascio e aggiornamento.
La prima fondamentale fase consiste nell’analisi del mercato di riferimento per evidenziare i requisiti fondamentali del programma.
In un secondo passaggio, quello della progettazione, si definisce l’infrastruttura tecnologica e i modelli da utilizzare o il linguaggio di programmazione. Si stabiliscono gli obiettivi del software, il tipo di dati da gestire e il modo in cui avverrà l’elaborazione. Quando il progetto, definito tramite un documento di progettazione software, ottiene l’approvazione dei committenti, si passa alla fase di implementazione.
La terza fase consiste nella vera e propria creazione del programma attraverso la scrittura del codice da parte dei programmatori. Viene creato il codice sorgente del programma, l’insieme dei file che contengono le istruzioni che dovrà svolgere in linguaggio di programmazione.
Una volta che questo processo viene portato a termine si passa alla fase fondamentale di testing. In questo passaggio i tester, alcuni componenti del team, devono mettere alla prova il software in modo da poter rivelare eventuali bug, errori di programmazioni, o malfunzionamenti per rimediare prima della distribuzione. I test cui ciascun programma può essere sottoposto sono numerosi ed effettuarne il maggior numero possibile garantisce un’elevata qualità del prodotto.
Può anche essere che gli addetti ai test siano un certo numero di utenti finali scelto dalla software house. Viene quindi consegnata loro una versione incompleta per cui saranno tenuti a redigere un feedback.
Alla fine dei test, dopo la risoluzione di tutti i problemi riscontrati, si passa al rilascio e alla distribuzione. La manutenzione successiva è fondamentale per garantire l’ottimale performance del software.
In questo settore, la formazione è fondamentale per comprendere come fare un software e per rimanere sempre aggiornati sugli sviluppi di un settore in continua crescita e mutamento.
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Autore dell’articolo
ITS MOVE - Redazione