La quarta rivoluzione industriale trova nell’Industria 4.0 e nelle smart factory la sua chiave. Ogni epoca porta con sé una rivoluzione e, attualmente, stiamo vivendo in quella della digitalizzazione dei processi produttivi e dell’implementazione dei sistemi cibernetici nelle catene di approvvigionamento.

Con il passaggio all’Industria 4.0, che porta con sè nuovi metodi di lavoro e sfruttamento delle risorse grazie a una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa, molte aziende si sono trovate di fronte a nuove sfide:

  • Utilizzo dei dati;
  • Analytics;
  • Rapporto uomo e macchina;
  • Manifattura additiva (Stampa 3D, Robotica);
  • Comunicazioni;
  • Interazioni machine-to-machine;
  • Nuove tecnologie.

L’impatto sulla produzione manifatturiera è uno tra i più importanti mutamenti apportati dall’Industria 4.0. Si parla attualmente di manifattura additiva, o additive manufacturing, ossia una modalità produttiva che utilizza diverse nuove tecnologie per realizzare oggetti generando e sommando strati successivi di materiale, anziché sottrarlo. In sostanza, accade l’inverso rispetto ai sistemi classici di produzione.

Si sta assistendo infatti a una graduale digitalizzazione anche nel campo della manifattura grazie alla comunicazione tra computer e macchine e alla condivisione di informazioni resa possibile dalla diffusione dell’Internet of Things.

I vantaggi di questo tipo di produzione sono notevoli, soprattutto per quanto riguarda tempi di lavorazione e sprechi. Il costo delle macchine si è abbassato rispetto al passato, favorendo lo sviluppo del settore. Questo tipo di manifattura permette di arrivare a livelli di precisione altissimi e abbatte i costi di realizzazioni di varianti. Per questo non è adatta alla produzione in serie, ma si inserisce perfettamente nell’attuale tendenza a una personalizzazione di massa.

I settori che ne fanno più uso sono:

  • Aerospaziale;
  • Automotive;
  • Biomedicale;
  • Packaging;
  • Gioielleria.

Intelligenza artificiale nell’Industria 4.0

Così come la manifattura additiva, l’intelligenza artificiale ha aperto enormi possibilità di sviluppo nel settore dell’Industria 4.0. Nel processo di transizione verso il digitale, l’intelligenza artificiale sta diventando una tecnologia abilitante chiave per il settore. Secondo il report Industrial AI and AIoT Market 2021-2026 di IoT Analytics, il tasso di adozione negli ambienti industriali è del 31%.

Con intelligenza artificiale ci riferiamo a una serie di modelli, algoritmi e tecnologie che sono in grado di riprodurre l’interazione di una mente umana, il suo ragionamento e l’apprendimento. Rispetto ai classici software, la cui esecuzione dispende da una programmazione, l’IA si basa su tecniche di apprendimento definite grazie a complessi algoritmi capaci di raccogliere ed elaborare ingenti quantità di dati.

I vantaggi di adottare dei sistemi di intelligenza artificiale nelle proprie fabbriche riguardano in primo luogo l’aumento delle capacità predittive aziendali, l’ottimizzazione della produzione, l’applicazione di controllori predittivi, la manutenzione predittiva degli impianti, ma anche il taglio netto dei costi di produzione.

In un mercato in continuo mutamento in cui la domanda e l’offerta variano giorno dopo giorno, avere la possibilità, grazie alle tecnologie dell’Industria 4.0, di migliorare le possibilità predittive può comportare un vantaggio fondamentale per le aziende. Alcuni strumenti che sfruttano l’intelligenza artificiale si sono rivelati capaci di aumentare del 60% la capacità predittiva di un’azienda rispetto agli strumenti tradizionali.

In questo modo è possibile modificare la produzione in modo rapido ed efficace, evitando sprechi. Utilizzare modelli di IA avanzati ha un impatto positivo su tutti i processi interni e di decision making, poiché contribuisce ad aumentare le performance aziendali e il livello di sicurezza interno ed esterno.

Per poter lavorare in questo settore è fondamentale avere una formazione specializzata alle spalle. Il Corso ITS Industria 4.0 è strutturato per fornire ai propri studenti, i futuri professionisti del settore, le competenze necessarie per gestire le funzioni di logistica distributiva all’interno di aziende manifatturiere o commerciali. L’obiettivo, perseguito tramite ore di lezioni frontali e tirocinio nelle aziende del settore, è la valorizzazione della supply chain grazie all’impiego di nuove tecnologie abilitanti.

Autore dell’articolo

ITS MOVE - Redazione