L’export manager è il professionista che accompagna l’azienda nel suo processo di internazionalizzazione. Egli è in grado di stringere accordi con partner esteri, di elaborare una strategia di ingresso in un nuovo mercato e di organizzare spedizioni internazionali.

Il settore dell’export è uno dei più importanti per il nostro Paese. Il “marchio” del Made in Italy è garanzia di qualità e le nostri merci sono desiderate in tutto il mondo, specialmente per determinati settori merceologici.

Come si legge nell’ultimo rapporto ISTAT, nel 2022 le esportazioni dall’Italia sono cresciute del 20%. Questo aumento è condiviso da tutte le regioni con Marche, Sardegna e Sicilia sul podio. Anche la Lombardia cresce del 19,1% e da sola conta ben un quarto della crescita assoluta nazionale.

L’espansione del settore porta con sé anche la necessità per le aziende di assumere nuovi professionisti.

In questo articolo spieghiamo come si diventa export manager, quali sono le sue responsabilità e qual è la sua retribuzione media in Italia.

Come si diventa Export Manager?

Per diventare export manager bisogna essere esperti del funzionamento delle spedizioni internazionali. Conoscere la legislatura, il funzionamento delle dogane e le procedure operative per portare i beni all’estero è essenziale per essere un buon export manager.

Il corso ITS di import-export di ITS Move Academy insegna proprio questo. In 2 anni e ben 900 ore in azienda avrai la possibilità di mettere le mani in pasta e imparare tutto ciò che occorre a diventare un esperto di spedizioni internazionali.

Per raggiungere la qualifica di export manager in azienda sono anche necessarie:

  • La conoscenza dell’inglese ed eventualmente altre lingue utili a stringere relazioni internazionali
  • Conoscenza economica e giuridica nel merito del commercio internazionale
  • Abilità di negoziazione
  • Conoscenze di marketing e comunicazione
  • Capacità di gestire un team di persone e di lavorare in gruppo

Quali sono le responsabilità di un Export Manager?

Il lavoro dell’export manager consiste nello stringere e gestire partnership internazionali per permettere all’azienda di esportare i propri prodotti in nuove parti del mondo.

Per farlo, deve prima di tutto studiare il mercato in cui intende far espandere l’azienda e definire una strategia di ingresso, ovvero un piano per cominciare a scambiare beni e servizi all’estero in maniera efficace.

Una volta stabilita la strategia e il business plan, l’export manager ne guida la messa in atto: cerca i partner migliori, organizza i processi interni, stringe accordi.

Sua responsabilità è poi quella di gestire quotidianamente le spedizioni internazionali, assicurandosi che i prodotti arrivino effettivamente a destinazione.

Quando guadagna un Export Manager?

La retribuzione di un export manager in Italia va in media dai 30.000€ ai 45.000€ e oltre. La grandezza dell’azienda e l’esperienza del candidato sono i due fattori che più influenzano il compenso finale.

Per un’azienda è estremamente conveniente investire in questa figura: il suo lavoro gioca un ruolo chiave nell’aumentare il fatturato dell’impresa e più egli è capace più l’azienda cresce.

Insomma, l’export manager è una professione dinamica e gratificante, utile alle aziende e che si prevede essere sempre più richiesta nei prossimi anni.

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ITS MOVE - Redazione