L’impiegato amministrativo è un professionista che può avere funzioni e responsabilità molto diverse in base al luogo in cui lavora.

Anche se tracciarne un profilo unico è complicato, una cosa è certa: nessuna azienda può farne a meno.

L’impiegato amministrativo gestisce infatti i conti, i bilanci di un’impresa ma anche gli adempimenti fiscali e tributari e molti processi burocratici in generale.

Ma come si diventa impiegato amministrativo? In questo articolo rispondiamo a questa domanda, andando alla scoperta di una delle professioni più preziose per un’azienda.

Come si diventa impiegato amministrativo?

Non esiste un unico modo per diventare impiegato amministrativo. Si può essere assunti nel ruolo con qualsiasi percorso di studi ed esperienze: l’unica condizione è saperne di gestione amministrativa aziendale.

Per questo sono nati corsi come l’IFTS Commerciale Amministrativo di ITS Move Academy che in poco tempo concentrano tutta la formazione necessaria per entrare nel mondo del lavoro.

Il corso IFTS di Commerciale Amministrativo dura infatti 1 anno, composto da 600 ore di lezioni in aula e 400 ore di stage in azienda.

In questo anno affronterai moduli di formazione generale come “inglese tecnico commerciale” e “Informatica e competenze digitali” e moduli tecnici specifici per il ruolo come “Amministrazione e gestione aziendale” e “Processi aziendali e controllo di gestione”.

Alla fine del percorso sarai fin da subito in grado di affiancare le aziende nella gestione amministrativa e contabile.

Quali sono le responsabilità di un impiegato amministrativo?

Possiamo riassumere le responsabilità di un impiegato amministrativo in 5 aree:

  • Contabilità, ovvero tenere traccia delle entrate e delle uscite dell’azienda.
  • Individuare procedure operative. A fronte di nuovi bisogni e attività dell’azienda, il professionista deve informarsi su procedure fiscali e legali organizzando le operazioni interne.
  • Applicare le norme. Rispettare le scadenze fiscali, produrre tutti i documenti necessari a rendicontare l’andamento dell’azienda.
  • Rendicontazione e reportistica. L’impiegato amministrativo deve analizzare i dati che colleziona dai registri contabili dell’azienda riportando ai propri responsabili una visione chiara dell’andamento delle finanze.
  • Pianificazione e strategia, ovvero l’individuazione di aree di crescita e miglioramento sulla base degli obiettivi aziendali.

Per portare a termine questi compiti, il professionista deve essere una persona accurata e precisa, che non lascia nulla al caso e ama avere tutto sotto controllo. Deve essere anche un analista, una persona curiosa in grado di studiare i dati e ricavarne schemi e rapporti.

Quando guadagna un impiegato amministrativo?

In Italia, lo stipendio medio di un impiegato amministrativo è di circa 25.000€ annui lordi (fonte: It Talent).

La retribuzione per una figura entry level è di circa 21.000€ mentre per quelle con più esperienza si arriva fino ai 32.000€.

Se l’impiegato amministrativo ha particolari specializzazioni o è chiamato a gestire la contabilità di aziende di dimensioni considerevoli, la retribuzione può essere anche molto più alta.

In definitiva, ciò che definisce il salario di un impiegato amministrativo è soprattutto la sua expertise, la sua capacità di risolvere problemi più o meno specifici e la sua abilità nel trovare soluzioni per rendere le aziende più efficienti dal punto di vista economico.

Autore dell’articolo

ITS MOVE - Redazione