Nel contesto globale attuale, il commercio internazionale è fondamentale per lo sviluppo economico, e l’import export è uno dei settori chiave per molte aziende. Tuttavia, con l’aumento della consapevolezza ambientale e la necessità di affrontare i cambiamenti climatici, è essenziale che le attività diventino più sostenibili.

La sostenibilità nel commercio internazionale non solo aiuta a ridurre l’impatto ambientale, ma migliora la reputazione delle imprese e le loro relazioni con partner e consumatori. Adottare pratiche sostenibili nell’import export può sembrare complesso, ma è sempre più necessario per le aziende che vogliono prosperare nel lungo periodo.

Per operare in questo settore è fondamentale avere alle spalle una formazione completa per comprenderne i funzionamenti, le procedure e le pratiche burocratiche associate. Il Corso ITS Import Export dell’ITS Move Academy ha l’obiettivo di formare tecnici esperti nell’organizzazione e nella gestione delle spedizioni nazionali e internazionali delle merci e le relative procedure documentali, del trasporto intermodale (mare, aereo, ferrovia, terra) e dei servizi logistici attraverso l’implementazione di nuove tecnologie informatiche. Il corso, inoltre, riserva una particolare attenzione al tema della sostenibilità.

Cos’è l’import export sostenibile?

L’import export sostenibile si riferisce all’insieme di pratiche commerciali che minimizzano l’impatto ambientale e promuovono il benessere sociale ed economico lungo l’intera catena di fornitura. Questo approccio si basa su tre pilastri fondamentali:

  1. Ambientale: riduzione delle emissioni di CO2, uso efficiente delle risorse naturali e minimizzazione dei rifiuti;
  2. Economico: garantire che i costi e i benefici siano equamente distribuiti, promuovendo l’innovazione e migliorando la competitività aziendale;
  3. Sociale: rispettare i diritti dei lavoratori e delle comunità locali coinvolte nella catena di approvvigionamento.

Uno dei principali fattori che influenzano la sostenibilità nell’import export è il trasporto delle merci. Le spedizioni possono avere un impatto significativo sull’ambiente, soprattutto in termini di emissioni di gas serra. Pertanto, uno dei primi passi per rendere più sostenibile il proprio business è ottimizzare i processi logistici. La scelta del mezzo di trasporto è fondamenta e, quando possibile, è meglio prediligere il trasporto marittimo rispetto a quello aereo, poiché le emissioni di CO2 per tonnellata trasportata sono notevolmente inferiori.

L’efficienza della catena logistica può aiutare a ottimizzare i percorsi e consolidare le spedizioni per ridurre il numero di viaggi necessari. L’utilizzo di software per la gestione della logistica, ad esempio, è in grado di migliorare l’efficienza e ridurre i consumi di carburante. Per quanto riguarda l’imballaggio delle merci, utilizzare imballaggi sostenibili, ottenuti da materiali riciclabili o biodegradabili, può ridurre in modo significativo all’inquinamento, soprattutto negli oceani.

L’import export sostenibile non riguarda solo come si spostano le merci, ma anche da dove provengono. La scelta dei fornitori e delle materie prime può avere un impatto diretto sull’impronta ecologica dell’azienda. Materie prime sostenibili, certificazioni dei fornitori che rispettano standard ambientali e sociali internazionali (come le certificazioni ISO 14001 o Fair Trade) garantiscono che l’intera catena di fornitura sia allineata con gli obiettivi di sostenibilità.

Quando si opera nel settore dell’import export, è fondamentale essere a conoscenza delle normative ambientali nei vari paesi in cui si commercia. Molti governi stanno introducendo regolamentazioni più rigide per promuovere la sostenibilità e ridurre le emissioni. Esistono quindi:

  • Normative internazionali: rispettare accordi internazionali come l’Accordo di Parigi sul clima o le normative locali in materia di emissioni e uso delle risorse. Le aziende che non si adeguano rischiano sanzioni o restrizioni commerciali;
  • Tasse ambientali: alcuni paesi applicano tasse sulle emissioni o sugli imballaggi non riciclabili. Essere a conoscenza di queste tasse e lavorare per minimizzarle può ridurre i costi operativi a lungo termine.

Infine, un’importante componente dell’import export sostenibile è la responsabilità sociale d’impresa (CSR). Le aziende devono non solo preoccuparsi dell’ambiente, ma anche delle persone coinvolte nella catena di fornitura. È loro compito infatti assicurarsi che i fornitori rispettino i diritti dei lavoratori, offrendo salari equi e condizioni di lavoro sicure. Questo è particolarmente importante quando si commerciano prodotti provenienti da paesi in via di sviluppo.

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ITS MOVE - Redazione