Con l’avvento del nuovo millennio, anche l’Italia è entrata nell’era della quarta rivoluzione industriale, attraverso un processo di modernizzazione aziendale che trasforma l’industria nella cosiddetta Industria 4.0.

Nel 2016 è stato approvato un piano governativo che ha subito numerose evoluzioni e revisioni: da Piano Industria 4.0 a Piano Impresa 4.0 fino a Piano Nazionale della Transizione 4.0.

Tale piano prevede l’erogazione di Crediti di Imposta per:

  • Investimenti in beni strumentali;
  • Ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
  • Formazione 4.0.

Al fine di favorire il passaggio verso un modello di impresa più moderno e automatizzato, il Piano Nazionale di Transizione 4.0 si propone di fornire degli incentivi a coloro che intendono investire in nuove strumentazioni, materiali e immateriali, che possono favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Inoltre, tale provvedimento mira a stimolare gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, sostenendo le imprese nel processo di trasformazione verso il paradigma dell’Industria 4.0 e dell’economia circolare. Come in tutti i settori, la formazione ricopre un ruolo di primaria importanza. Creare o consolidare le proprie competenze nelle nuove tecnologie abilitanti fornite dai sistemi informativi è necessario per realizzare tale processo di transizione.

Il Corso ITS in Industria 4.0 è in grado di fornire ai propri studenti le competenze necessarie per organizzare e gestire le funzioni di logistica distributiva. L’obiettivo è la valorizzazione della supply chain, ossia l’integrazione di catene di approvvigionamento e fornitura, produzione, distribuzione e vendita.

Introduzione all’industria 4.0

La quarta rivoluzione industriale arriva dopo un lungo processo di industrializzazione. La prima rivoluzione industriale risale al 1784, con la nascita della macchina a vapore che sfrutta acqua e vapore per meccanizzare la produzione. La seconda nel 1870, con la produzione di massa, l’uso dell’elettricità, del motore a scoppio e del petrolio. La terza nel 1970, con la nascita dell’informatica.

Tramite la digital transformation, la quarta rivoluzione industriale sta guidando le aziende verso una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa. Si tratta di una gestione aziendale che cambia i classici paradigmi tecnologici e culturali, orientandosi verso una forma più smart, più veloce e più efficiente.

Quando si parla di Industria 4.0 si intende, quindi, un nuovo modello di produzione e di gestione aziendale. Tale modello implica vantaggi a livello di flessibilità, velocità, produttività, qualità e minori scarti, competitività del prodotto. Attraverso l’utilizzo di macchinari connessi a Internet, la raccolta e l’analisi della informazioni risulta più efficiente, ottimizzando le performance dell’azienda. Inoltre, permette una gestione più flessibile del ciclo di produzione migliorando l’interazione uomo-macchina.

La rivoluzione dell’Industria 4.0 riguarda non solo il metodo produttivo, ma anche l’organizzazione del lavoro. I nuovi modelli di produzione sono sempre più automatizzati e interconnessi, favorendo una tracciabilità dei processi lungo tutta la filiera produttiva che permette una gestione delle informazioni generale, condivisa e ampiamente collaborativa.

L’impatto delle nuove tecnologie digitali segue quattro direttrici di sviluppo principali:

  • Utilizzo dei dati: centralizzazione e conservazione delle informazioni tramite l’utilizzo di big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing;
  • Analytics: analisi dei dati raccolti al fine di ricavarne valore;
  • Interazione tra uomo e macchina: interfacce touch e realtà aumentata;
  • Passaggio dal digitale al concreto: razionalizzare i costi e ottimizzare le prestazioni tramite l’impiego di manifattura additiva, stampa 3D, robotica, comunicazioni, interazioni machine-to-machine e nuove tecnologie.

Secondo l’ultimo report realizzato dall’Osservatorio Transizione Industria 4.0 del Polimi, Politecnico di Milano, in Italia nel 2020 il fatturato ha superato i 4 miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Si può osservare che attualmente sono all’incirca 1.400 le applicazioni di Industria 4.0 impiegate dalle imprese manifatturiere, il 28% in più rispetto al 2019.

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ITS MOVE - Redazione