Quando parliamo dei grandi cambiamenti nel corso della storia ci riferiamo spesso alle rivoluzioni. Quella dell’Industria 4.0 è a tutti gli effetti una nuova, la quarta, rivoluzione industriale.

Secondo l’enciclopedia Treccani, il termine per rivoluzione industriale si intende “il processo di profonda trasformazione produttiva, e sociale, conseguente al sorgere delle prime industrie in Inghilterra, e quindi in Europa e nell’America del Nord, tra la fine del sec. 18° e l’inizio del sec. 19° e, con qualificazioni di volta in volta diverse, ogni processo analogo che si determina per l’affermarsi di nuove tecnologie industriali“.

Nel corso della storia siamo passati attraverso mutamenti strutturali nel mondo dell’industria:

  • Prima rivoluzione industriale (Inghilterra, tra XVIII e XIX secolo): meccanizzazione della forza dell’acqua e del vapore;
  • Seconda rivoluzione industriale (Germania e Stati Uniti, tra XIX e XX secolo): inizio produzione di massa grazie al concetto di catena di montaggio e allo sfruttamento dell’elettricità;
  • Terza rivoluzione industriale (non luogo specifico, fine ‘900): utilizzo di computer e automazione;
  • Quarta rivoluzione industriale (contemporaneità): impiego di sistemi cibernetici.

Siamo nell’epoca dell’Industria 4.0, percorsa da profonde trasformazioni, in cui l’interconnessione e la globalizzazione sono un dato di fatto che ha trasformato il nostro sistema economico. Nella quarta rivoluzione industriale IoT, Intelligenza Artificiale, Cloud Computing e Smart Manufacturing rappresentano solo alcune delle innovazioni tecnologiche.

I più grandi mutamenti dell’ultimo periodo riguardano il settore informatico, sia a livello industriale che nella quotidianità. Uno degli effetti principali della digitalizzazione è la produzione di una quantità di dati immensa, i cosiddetti Big Data. Nasce quindi il bisogno di possedere strumenti avanzati in grado di poterli processare e uno spazio di archiviazione consono alla loro archiviazione e sicurezza, il cloud.

Al fine di poter raccogliere questa immensa mole di dati è necessario che tutti i dispositivi elettronici siano connessi alla rete. Si parla quindi di IoT e Intelligenza Artificiale. Automazione e interconnessione sono infatti gli obiettivi dell’Industria 4.0.

Per potersi muovere in modo fluido in questo ambiente costantemente in mutamento è bene appoggiarsi a esperti del settore o frequentare corsi specialistici per conoscerne tutte le sfaccettature. Il Corso ITS Industria 4.0 è strutturato per trasformare i propri studenti in esperti nell’organizzazione e nella gestione delle funzioni di logistica distributiva, valorizzando la catena di approvvigionamento aziendale. La logistica ricopre, infatti, un ruolo sempre più importante all’interno delle aziende e l’integrazione della supply chain con le nuove tecnologie abilitanti è fondamentale nell’Industria 4.0.

Opportunità di mercato nell’Industria 4.0

Le innovazioni della quarta rivoluzione industriale stanno generando enormi cambiamenti nel mercato della domanda e dell’offerta.

Dal punto di vista delle aziende, si sta assistendo a una radicale riduzione dei costi di produzione, al miglioramento della qualità del lavoro e dei prodotti, nonché a una maggiore efficienza dei processi produttivi. Dall’altro lato, il consumatore viene messo di fronte a una quantità di prodotti senza precedenti in un sistema che fa della personalizzazione di massa la propria prerogativa.

Secondo i dati di Osservatori.net:

  • Il mercato dell’Industria 4.0 accelera trainato dagli investimenti in Cloud Manufacturing (+25-30%) e Advanced Automation (+15-20%);
  • Nel 2020 l’Industria 4.0 ha avuto un mercato da 4,1 miliardi, +8%. Il 60% dedicato a Industrial IoT, 17% Industrial Analytics, 8% Cloud Manufacturing, 7% consulenza e formazione;
  • Le tecnologie 4.0 spingono le aziende verso il cosiddetto l’Industrial Smart Working: flessibilità di orario e postazione in 1 azienda su 3.

Le opportunità che questo rivoluzione industriale offre sono rilevanti. Le aziende possono diminuire i costi di produzione e aumentare il proprio fatturato migliorando l’efficienza della catena di approvvigionamento e produttiva. Le aziende che adottano le nuove tecnologie abilitanti hanno un reale vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti e la possibilità di aprirsi verso un mercato internazionale.

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ITS MOVE - Redazione