Con l’avvento della quarta rivoluzione industriale e l’aggiornamento dei sistemi produttivi, lo sviluppo software ha assunto un ruolo fondamentale per aumentare i profitti e ottimizzare le performance aziendali. La digitalizzazione parallela alla crescita dell’Industria 4.0 ha portato grandi cambiamenti nel settore, implementando i vecchi sistemi con nuove tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, l’IoT e l’automazione, in ottica di far diventare i processi produttivi più efficienti e ridurre gli sprechi.
La programmazione e lo sviluppo software sono fondamentali in questo contesto per agevolare l’integrazione e migliorare la gestione organizzativa aziendale. Le metodologie di sviluppo software impiegate per creare applicazioni per le smart factories stanno diventando sempre più necessarie per migliorare l’efficienza e la produttività dei processi produttivi e permettere alle aziende di mantenere il proprio vantaggio competitivo nel mercato.
Quando parliamo di metodologia di sviluppo software ci riferiamo alla suddivisione del processo di sviluppo del software pensata per ottimizzarne le varie fasi e per risolvere problemi legati allo sviluppo del software. Il percorso di divide canonicamente in sei fasi:
- Pianificazione;
- Disegno;
- Sviluppo;
- Test;
- Distribuzione;
- Manutenzione.
Queste si possono dividere in metodologie pesanti (modello a cascata), iterative (modello a spirale) e agili. Ogni tipologia presenta dei vantaggi e degli svantaggi che l’azienda deve valutare a seconda delle proprie esigenze. Lo sviluppo agile, ad esempio, è un approccio iterativo complesso che riguarda la gestione dei progetti e lo sviluppo software. Si basa su un sistema di piccoli incrementi progressivi, valutando costantemente i requisiti, i piani e i risultati ottenuti. Procedendo a piccoli passi permette di avere una grande flessibilità e apertura verso il cambiamento, mantenendo una comunicazione in tempo reale con il committente, ma richiede un investimento considerevole a livello di tempo.
La metodologia a cascata è un approccio cosiddetto SDLC (Software Development Life Cycle), dove la progressione del progetto scorre verso il basso, come suggerisce il nome, in modo lineare e rigido, e in cui ogni fase si propone degli obiettivi specifici e distinti. Ogni fase può iniziare solo se quella precedente è stata completata poiché i risultati della prima vengono utilizzati come imput della seconda. Nonostante questo metodo sia molto facile a livello di comprensione, presenta un’assoluta mancanza di flessibilità, improponibile nell’attuale contesto mutevole dell’Industria 4.0.
Valutare le opportunità di sviluppo software del programma 4.0
Per scegliere quale metodologia impiegare per lo sviluppo software della propria azienda è importante valutare attentamente il proprio progetto in modo da appoggiarsi a professionisti del settore in grado di eseguire tutte le richieste del business. Non esiste una metodologia considerata unilateralmente migliore. La più adatta dipende dalla natura del progetto e dall’esperienza aziendale.
Trovare la corretta metodologia di sviluppo software permette di avere un nuovo strumento di produttività, gestione e organizzazione nell’azienda. Le opportunità che uno sviluppo del programma 4.0 offre, servendosi di nuove tecnologie e sistemi informativi avanzati per ottenere maggiore efficienza a livello produttivo, ottimizzando i costi, tempistiche e riducendo gli sprechi, riguardano principalmente vantaggi strategici volti ad aumentare la competitività aziendale.
Per poter operare nel settore dello sviluppo software nell’Industria 4.0 è fondamentale avere una solida preparazione in materia alle spalle. I requisiti di competenze digitali richiesti dalle aziende sul mercato del lavoro sono sempre più specifici per arrivare a formare un team competente in grado di occuparsi dell’organizzazione e dell’aggiornamento dei software aziendali. Il Corso ITS Sviluppatore Software è pensato per preparare tecnici capaci di progettare e implementare applicazioni ICT per garantire la sicurezza informatica nelle aziende, sia dal punto di vista dell’implementazione di una corretta architettura e protezione dei dati dei clienti (front end/back end) che della messa in sicurezza dei sistemi informativi aziendali (cyber security) attraverso la progettazione e scrittura dei codici.
Autore dell’articolo
ITS MOVE - Redazione