Se sei interessato a conoscere di più sul ruolo del Plant Manager, sei nel posto giusto. In questo articolo ti racconteremo quali sono le responsabilità di questo professionista, come lo si diventa e quali sono i compensi tipici del ruolo.

Come si diventa Plant Manager?

Per diventare un Plant Manager di solito si ha bisogno di una formazione tecnica o ingegneristica, anche se ci sono casi in cui persone con una formazione diversa hanno raggiunto questa posizione. La cosa importante è avere una vasta esperienza nel settore della logistica e una buona conoscenza delle tecnologie industriali. Inoltre, molte aziende richiedono una buona conoscenza dell’inglese e la capacità di gestire team di lavoro.

Per quanto riguarda la formazione, esistono corsi ITS (Istituti Tecnici Superiori) e accademie come ITS Move Academy che offrono programmi di formazione specifici per il settore della logistica e l’Industria 4.0. Questi programmi di formazione includono corsi di project management, gestione di magazzino e delle scorte, digitalizzazione e gestione dell’innovazione, che sono essenziali per diventare un buon Plant Manager.

I corsi ITS sono corsi post-diploma di due anni in cui hai la possibilità di vivere sia la formazione in aula che sul campo, grazie a tirocini in collaborazione con aziende del settore.

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Quali sono le responsabilità?

Le responsabilità del Plant Manager variano a seconda dell’azienda in cui lavora, ma di solito includono la supervisione dell’intero ciclo produttivo, dal ricevimento delle materie prime alla spedizione del prodotto finito. Il Plant Manager ha il compito di garantire che l’azienda raggiunga gli obiettivi di produzione e qualità stabiliti, gestendo le risorse umane e tecnologiche a disposizione.

Il professionista deve inoltre assicurarsi che l’azienda rispetti le normative in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dell’ambiente. Deve inoltre mantenere una comunicazione costante con gli altri dipartimenti dell’azienda, come il reparto vendite, marketing e finanza, al fine di garantire una sinergia tra le varie funzioni aziendali.

In sostanza, il Plant Manager è il responsabile dell’intero processo produttivo e deve garantire che tutto funzioni come previsto, che i dipendenti siano felici e motivati, che i clienti siano soddisfatti e che l’azienda sia redditizia.

Quando guadagna un Plant Manager?

Il salario del Plant Manager dipende dal settore in cui lavora, dalle dimensioni dell’azienda e dalle sue responsabilità. In generale, il salario medio di un Plant Manager in Italia è di circa 75.000 euro lordi (Fonte: Glassdoor) all’anno. Tuttavia, questo può variare notevolmente a seconda delle circostanze.

Inoltre, coloro che lavorano in aziende che operano nell’Industria 4.0, ovvero quelle che hanno adottato tecnologie avanzate come l’Internet of things, l’intelligenza artificiale e la robotica, tendono ad avere salari più alti rispetto a quelli che lavorano in aziende tradizionali.

In conclusione, diventare un Plant Manager è un percorso impegnativo che richiede una formazione tecnica avanzata, una vasta esperienza nel settore della logistica e una buona conoscenza delle tecnologie industriali. Tuttavia, se hai la passione per la gestione di produzione e sei disposto a lavorare sodo, il ruolo di Plant Manager può essere una carriera gratificante e redditizia.

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ITS MOVE - Redazione